mercoledì 14 luglio 2010

Crichton, Eriksson e Marilotti

Ad un colpo d'occhio nulla accomuna questi tre autori e i loro libri: Preda di Michael Crichton, Il giardino di pietra di Kjell Eriksson, La quattordicesima commensale di Marilotti Gianni e ancora Crichton con la sua autobiografia Viaggi.
Ma avendoli letti uno dietro l'altro mi sembra di poter trovare un filo comune: come si possono superare i propri limiti, attraverso quali alchimie, attraverso quali prove? 
Tutti i personaggi di questi libri lo hanno fatto, si sono messi alla prova, alcuni hanno vinto altri no, ma nessuno di loro ha rinunciato. Sarà perchè sono personaggi letterari? 

2 commenti:

  1. No, secondo me no. NOn credo conti il fatto che siano finzione letteraria. Fa aprte della vita. NOn tutti superano le prove e non tutti hanno voglia di mettersi nin gioco e anche quando lo fanno... i risultati possono essere diversi.

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  2. Cè un premio per te nel mio blog!

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