martedì 17 luglio 2012

La voce del silenzio



Volevo stare un pò da sola
per pensare e tu lo sai
ed ho sentito nel silenzio
una voce dentro me
e tornan vive troppe cose
che credevo morte ormai
e chi ho tanto amato
dal mare del silenzio
ritorna come un'onda nei miei occhi
e quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai, molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce
ed improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai,
che non avevi perso mai,
che non avevi perso mai.
E quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai,
molto di più,
ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce
e improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai
non avevi perso mai
non avevi perso mai

lunedì 9 luglio 2012

Testa e cuore

Ecco una bella citazione per iniziare bene la settimana:

"Ricordo una conversazione con il capo degli indiani pueblo; si chiamava Ochwia Biano, che significa Lago di Montagna.
Mi parlò delle sue impressioni sull'uomo bianco; gli sembrava che i bianchi fossero sempre corrucciati, sempre alla ricerca di qualcosa, e che perciò le loro facce erano solcate da rughe, un segno secondo lui di incessante inquietudine.
Pensava inoltre che i bianchi fossero tutti pazzi, perchè sostenevano di pensare con la testa, quando è notorio che solo i pazzi fanno così.
Questa affermazione del capo pueblo mi stupì tanto che gli chiesi con che cosa pensasse lui.
Rispose, come fosse una cosa ovvia, che lui pensava con il cuore."

"Jung parla. Interviste e incontri", Adelphi, 1995

lunedì 18 ottobre 2010

Giornata del nastro rosa

Non si può non fare!

Oggi 18 ottobre le blogger dipingono di rosa i loro blog, per dimostrare il loro sostegno alla campagna di prevenzione del tumore al seno nastro rosa. Giunta alla 17esima edizione, la campagna promossa dalla LILT durante tutto il mese di ottobre offre oltre 390 Punti Prevenzione (ambulatori) LILT per visite senologiche e controlli clinici strumentali.

Oltre 316 blogger finora hanno aderito all’iniziativa ‘rivoluzione in rosa’ per dimostrare il supporto della rete alla campagna di prevenzione del tumore al seno.

martedì 28 settembre 2010

Yoga.. il primo approccio

"Pronto? Salve volevo qualche informazione sul corso yoga. Mi hanno detto di rivolgermi all'instruttrice P., è lei?"
"Si, si, mi dica."
"Sarei interessata alle lezioni serali, mi conferma i giorni ed gli orari, per favore?"
"Senta, glielo dico subito, se non si forma una classe di almeno 6 persone io il corso non lo attivo, mica voglio fare come l'anno scorso che sono stata pagata meno di una cameriera perchè c'erano pochi iscritti..., tanto a quelli del centro che gliene importa sono io che guadagno poco."
Cerco di non perdere la calma e di non pensare alla povera cameriera che guadagna meno di un'istrutrice di yoga e lo prendo come sfogo personale di "persona ignota". D'altronde si sa, siamo in recessione, anche se non si può dire, e quando si parla di soldi, sono tutti un po' preoccupati.
Allora decido di cambiare discorso, convita di uscire da questo empasse.
"Senta, le volevo chiedere, ma per ottobre, siccome al centro mi hanno detto che le lezioni ci saranno solo per due settimane, mi sa dire in che giorni ci saranno?"
Aspetto sorniona la risposta, a questa non mi risponderà mica male..
"Scusi, ma chi gliel'ha detto?" parte con tono calmo la persona ignota.
"Guardi.." - rifletto prima di rispondere, subodoro la trappola. "Non saprei, era una persona del centro."
"Era la Signora G.?" - insiste lei.
"Non saprei, non ho chiesto il nome." - glisso io.
A questo punto esplode e mi urla contro: "Ieri sera io ho parlato con la Signora G. che è la direttrice del centro e la persona che dovrebbe sostituirmi, e mi è stato garantito che non ci sarebbero stati problemi! Io l'avevo già detto che ad ottobre non ci sarei stata e se ora lei mi dice questo vuol dire che sono tutti una manica di ..BIP, e che mi stanno prendendo per il ..BIP! e ..BIP ...BIP ...BIP!"
Insiste così per qualche minuto.
Io sono basita, non parlo più e non respiro neanche, dovesse inziare ad inveire pure contro di me!
E penso, mentre ormai non l'ascolto più, ma io volevo fare yoga per trovare un po' di equilibrio, pace interiore, eliminare tutte le tensioni negative... Se questa persona ignota deve insegnarmi come fare, tanto vale che continuo a contare fino a 100 per rilassarmi senza pagare qualcuno!
A quel punto ho ringraziato e ho chiuso la comunicazione.

mercoledì 15 settembre 2010

Ecco la storia di Daniel Pennac

Pennac è stato per molto tempo uno dei miei autori contemporanei preferiti.
Ironico, divertente, impegnato e scansonato allo stesso tempo, poliedrico e sagace ha la capacità di creare personaggi e storie affascinanti, ma allo stesso tempo irriverenti.
Detto questo ero ben disposta nei confronti di questo libro, come lo sarei stata anche davanti ad un rotolo di carta igenica scribacchiato da lui.
E le aspettative, fortunatamente, non sono state disattese, anche perchè con molta nostalgia ripenso spesso alla tribù Malaussène.
Realtà e finzione si intrecciano magicamente come dentro un'alchimia onirica e le tante storie, o forse meglio, le tante possibilità che una storia tralascia o sceglie si fondono in un unico grande racconto.
Pennac si diverte come in un esercizio di stile in cui entra ed esce ogni volta che gli viene volta.

Il libro parte da un pretesto geniale: il sosia di un dittatore di un paese del centro america dopo aver interpretato la sua vita da sosia si ribella a questo ruolo e decide di cercare un altro sosia. Nel frattempo il dittatore vero, libero per il mondo, vive un'altra vita.
Molto intrigante, ma una avvertenza è d'obbligo: non leggerete una sola storia.

martedì 14 settembre 2010

Nuovo contenitore vecchi contenuti

Purtroppo mi sento ancora i granelli di sabbia tra i piedi, la salsedine nei capelli e il costume bagnato sulla pelle. Allora per non farmi prendere dalla tristezza ho pensato che sarebbe stato divertente trovare una veste nuova per questo mio blog.
Eccola: contenitore nuovo, ma contenuti vecchi.
Non si può cambiare tutto, in un colpo solo!

mercoledì 14 luglio 2010

Crichton, Eriksson e Marilotti

Ad un colpo d'occhio nulla accomuna questi tre autori e i loro libri: Preda di Michael Crichton, Il giardino di pietra di Kjell Eriksson, La quattordicesima commensale di Marilotti Gianni e ancora Crichton con la sua autobiografia Viaggi.
Ma avendoli letti uno dietro l'altro mi sembra di poter trovare un filo comune: come si possono superare i propri limiti, attraverso quali alchimie, attraverso quali prove? 
Tutti i personaggi di questi libri lo hanno fatto, si sono messi alla prova, alcuni hanno vinto altri no, ma nessuno di loro ha rinunciato. Sarà perchè sono personaggi letterari? 

martedì 20 aprile 2010

La mia gatta

"Miaoooo!" mi ha detto ieri la mia piccola grande tigre. Era indecisa se trasferirsi nel Paradiso dei Gatti, quello dove si ritrovano tutti i gatti che si sono stancati di stare dietro a noi umani...
Mi ha guardato con i suoi grandi occhioni verdi e, con molto dispiacere, mi ha fatto capire che era arrivato il momento.
Allora io e il brainwasher l'abbiamo accompagnata al suo appuntamento tra Via del Prosciutto Cotto e Via del Parmigiano Reggiano angolo con Piazza della Panna.
Lì, quando la notte era nera e buia e nessun occhio umano avrebbe potuto notare nulla, è salita sulla slitta per il Paradiso dei Gatti dove gustarà appetitosi manicaretti, soffierà a chiunque le si avvicinerà che non fa parte della sua ristretta cerchia di intimi e camminerà Regina tra le Regine su di un soffice tappeto di nuvole, mentre farà le fusa a noi che la porteremo per sempre nei nostri cuori. 

martedì 30 marzo 2010

Considero valore

Sono sparita perchè, tra le altre cose, ho condiviso con un mio carissimo amico la sua esperienza politica. Si è candidato per le provinciali, e oggi a conclusione di questa esperienza vi scrivo una poesia che mi ha mandato per ringraziarmi. E' di Erri De Luca e si intitola “ Considero valore ”. Eccola:


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi
vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere
in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome
del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

lunedì 8 marzo 2010

L'8 marzo e la sua vacuità

Sono stanca di sentirmi fare gli auguri per la festa della donna, così come sono stanca di sentire degli uomini dire che non me li fanno perchè hanno rispetto per me, come donna, tutti i giorni e quindi che senso ha festeggiare un solo giorno l'anno?
Sono stanca di sentir dire che siamo diventate il sesso forte e che i ruoli si sono capovolti.
Sono stanca anche di vedere orde di donne prepararsi per una serata di trasgressione magari con spogliarelli maschili, e sentirsi libere di fare qualunque cosa perchè oggi è la loro festa.
E mentre mi scende tutta questa stanchezza mi domando perchè tante donne intelligenti sono fuori dai ruoli di potere della politica, dell'imprenditoria, della pubblica amministrazione e quando qualcuna ci arriva vengono acclamate a furor di popolo per avercela fatta, ma ci si domanda anche a chi l'hanno dovuta dare per arrivare? E perchè anche quando hanno cariche prestigiose guadagnano meno dei colleghi uomini?
Perchè ogni donna quando diventa madre è penalizzata nella sua carriera professionale ed è costretta a scegliere tra lavoro e famiglia? Perchè tante donne avendo scelto di voler portare avanti tutte e due le cose tra mille difficoltà, quando sono tornate a lavoro, dopo la maternità, non hanno più trovato la scrivania?
Perchè ci sono donne che non possono andara a ballare da sole? E altre scelgono di fare le escort per arrivare al successo e ai soldi facili?
Perchè ci sono donne che subiscono maltrattamenti quali l'infibulazione, la delapidazione o vengono sfigurate con l'acido, per non si capisce bene quale motivo culturale/religioso/politico?
Perchè ci sono donne che decidono di portare il velo fino ai piedi, di non far vedere nulla del loro corpo, neanche gli occhi? Perchè altre, che non lo hanno scelto, sono costrette comunque a portarlo?
Perchè ci sono donne che non possono neanche accedere ai sistemi d'istruzione, figuriamoci lavorare?
Perchè noi donne quando vediamo una donna incinta speriamo che sia femmina anche se poi sappiamo che dovrà lottare con le unghie e con i denti per arrivare ad essere se stessa?
E soprattutto: perchè noi donne pensiamo, o meglio ci comportiamo come gli uomini per avere pari opportunità?