giovedì 4 marzo 2010

Donne.. quando le strade della formazione dell'io sono contorte.

Dopo aver letto "La ragazza di Baghdad" di Michelle Nouri, appassionante libro autobiografico, per giorni mi sono interrogata sul perchè noi donne per decidere della nostra vita, spesso, ci appoggiamo agli uomini. Che siano scelte per amore, che siano gli uomini i motori tesi al cambiamento, ci ritroviamo, in molti casi, a fare scelte conseguenziali.
Non dico che questo sia necessariamente sbagliato, ma mi domando sulla natura femminile, o forse sarebbe meglio dire, sulla cultura femminile che ci caratterizza e sulla cosidetta rivoluzione sessuale.
Contestualizzo rispetto al libro, per spiegarmi meglio.
La madre della protagonista lascia la sua città natale per amore e si ritrova catapultata in una cultura lontana e diversa che la fa soffrire per molti anni. Cresce tre figlie con evidenti conflitti educativi e ovviamente culturali per poi ritrovarsi sola ed abbandonata.
Le figure femminili in questo libro sono molte e tutte molto conflittuali, sembrano parlare lingue diverse, non solo nel senso della lingua in sè, hanno codici culturali (e direi anche religiosi) diversi che le mettono in contrapposizione le une contro le altre.
Non riescono a guardarsi e a riconoscersi come simili, ma combattono per affermarsi le une sulle altre. E per me è stata una sofferenza leggere, in questa storia così intensa, questa estraneità coltivata e quasi cercata per additare la "diversa" come la "sbagliata".  
E oltre a tutta questa sofferenza provocata da altre donne, la protagonista e sua madre, soffrono anche per colpa di un uomo, a sua volta padre e marito. Ma solo dopo aver toccato il fondo del dolore, dell'umiliazione, della sofferenza possibile riescono a camminare sulle loro gambe pensando a se stesse come a donne forti. E' una rinascita cercata e voluta con caparbietà, ma comunque piena di dolore.
Allora io mi chiedo, è questo un problema di identità femminile che ancora non ha trovato la sua strada o si tratta di culture dominante che non agevolano questo cammino?
E' una risposta che non mi so dare, probabilmente è tra le due..

1 commento:

  1. Secondo me è un mix. Che va dal personale al culturale. Comunque questo libro lo leggo.

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